Una conferenza con l’esposizione di una selezione di stampe canoviane per una collaborazione tra la Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Udine e la Deputazione di Storia Patria per il Friuli nell’ambito del progetto Identità Culturale del Friuli.
Nell’aprile del 1823 Udine tributò grandi onori ad Antonio Canova, morto nell’ottobre precedente, organizzando una serie di cerimonie, civili e religiose, che celebravano la figura del grande scultore.
A tali eventi Paolo Pastres ha dedicato un piccolo volume, All’ombra di Canova. Le celebrazioni canoviane a Udine nel 1823, edito dalla Deputazione di Storia Patria per il Friuli, nel quale sono ricostruiti i rapporti che Canova ebbe con l’ambiente friulano, specialmente l’udinese, e l’intenso programma delle celebrazioni del 1823, individuando i protagonisti di quei momenti.
Alle cerimonie prese parte l’élite culturale cittadina, in sintonia con le locali autorità civili e religiose, esibendo attaccamento alla memoria canoviana e insieme orgoglio civico.
In effetti, quanto fu organizzato a Udine risulta di notevole interesse, perché rappresentò l’omaggio ad un artista che con le sue opere aveva emozionato il Mondo intero ed era al centro di un autentico culto del bello, oltre ad essere ritenuto un simbolo dell’identità nazionale. Perciò, artisti, letterati e musicisti diedero origine a manifestazioni in ricordo dello scomparso Canova dedicandogli monumenti effimeri, raccolte poetiche, ritratti, incisioni, medaglie e componimenti musicali, dimostrando l’attaccamento di Udine nei confronti della sua memoria e del simbolo che ormai rappresentava.
Solo cercando di calarci in quelle atmosfere potremmo comprendere l’autentico dolore seguito alla morte di Canova, che si rispecchiò sulle cerimonie udinesi, fondendosi anche con sentimenti politici.
Rievocare, dopo due secoli, quel clima e quelle iniziative ci restituisce vicende che, per quanto lontane, fanno parte integrante della storia di Udine e hanno lasciato testimonianze figurative e letterarie in grado di offrirci uno sguardo inedito sulla cultura friulana d’inizio Ottocento,
Di tutto ciò parlerà Paolo Pastres e per l’occasione sarà possibile ammirare una eccezionale testimonianza della fortuna goduta da Canova mentre era in vita: una selezione delle 71 incisioni possedute dalla Biblioteca che mostrando le sculture del maestro in tutta la loro “neoclassica” bellezza e che fanno parte della famosa serie di incisioni edite nel 1817 dal libraio romano Luigi Scheri, in cui sono illustrati i principali esiti della sua attività e della sua divulgazione.