Fondi archivistici

La biblioteca aggrega a se fondi archivistici, pervenuti per dono o deposito, preziosi per la ricerca storica regionale e non solo. Oltre all'archivio storico del seminario, si conservano archivi di persona e di enti ecclesiastici locali, in particolare contemporanei. È presente anche una sezione musicale, con un fondo di partiture e manoscritti di musica sacra di compositori moderni.

Il materiale che compone questi fondi è eterogeneo. Parte di questi fondi hanno un inventario cartaceo, il livello di descrizione varia: di alcuni è presente solo una scheda introduttiva, mentre di altri viene fornita una dettagliata descrizione delle varie serie e unità archivistiche.

La biblioteca mette a disposizione dell'utenza un servizio di informazione e di supporto per la consultazione e ricerca del materiale archivistico. La consultazione degli archivi segue la disciplina vigente italiana e quella degli archivi ecclesiastici italiani. L’utente deve presentarsi munito di un documento di riconoscimento, compilare il modulo di richiesta e registrarsi sull’apposito registro. Per le norme si veda inoltre la Carta dei Servizi.

I fondi

Archivio storico del Seminario Arcivescovile di Udine

L'archivio storico del seminario comprende la documentazione prodotta da un ente ecclesiastico cattolico nato in applicazione dei decreti del Concilio tridentino.

Estremi cronologici: 1601-1983

Contenuto: Il fondo, come tutti gli archivi dei seminari, è articolato in 2 principali nuclei documentari che sono: la serie relativa alla "gestione amministrativa" e contabile e la serie relativa alla "gestione della scuola" , quest'ultima tiene conto della programmazione e della calendarizzazione scolastica, in quanto la funzione primaria del Seminario è la formazione spirituale e scolastica dei futuri presbiteri in un’apposita struttura. La documentazione è incompleta, con periodi mancanti dovuto alle varie vicissitudini che il seminario subì nei corsi dei secoli.

 

Archivio Osoppo della Resistenza in Friuli

L’Archivio “Osoppo” della Resistenza nel Friuli (AORF) è una raccolta di documenti assemblata da mons. Aldo Moretti a partire dall’immediato secondo dopoguerra per salvare le carte e la memoria della Resistenza in Friuli.

Aldo Moretti (Tarcento, 20 novembre 1909 – Udine, 26 luglio 2002)
É stato dal 1932 presbitero dell’Arcidiocesi di Udine, dal 1935 insegnate di teologia, sacra scrittura, lingua ebraica presso il Seminario. Nel 1940 nell’Africa settentrionale italiana è cappellano militare, assegnato al 40º Reggimento fanteria “Bologna”: assiste spiritualmente i soldati italiani fino a che, gravemente ferito nel 1941 è fatto prigioniero dagli inglesi; liberato nel 1942, è rimpatriato ed esonerato dal servizio militare a causa della gravissime mutilazioni subite. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, con il nome di battaglia di “Lino”, è fondatore e organizzatore della Divisione d’assalto partigiana “Osoppo”, operante nella Resistenza friulana fino al 1945. Nel 1947 viene insignito della Medaglia d’oro al valor militare a vivente. Per una bibliografia approfondisci.

Estremi cronologici: 1938-1945

Contenuto: A partire dal 1953 e poi nel 1960  mons. Moretti rivolse appelli e domande all’Associazione Partigiani Osoppo (APO) e a privati affinché donassero materiale rilevante offrendosi di raccoglierlo e riordinarlo.
Nel 1960 un primo schema di ricerca d’Archivio attesta l’inizio di un lavoro iniziato all’interno della Biblioteca del Seminario di Udine con il consenso pieno dell’allora direttore don Pietro Bertolla. Con l’ausilio di alcuni aiutanti e, nel 1967, soprattutto del prof. Gianni Nazzi, il fondo viene riorganizzato e accresciuto, anche grazie all’acquisizione di molte fotocopie pervenute grazie alla collaborazione della “Deputazione Regionale di Storia della Resistenza” di Trieste.
Alla fine del 1967 l’Archivio è già organizzato in 17 cartelle o buste. Il fondo si accresce ulteriormente e viene offerto un più dettagliato elenco di materiale rilegato in volume e aggiornato al 1989. L’intestazione di questo Archivio è: Archivio “Osoppo” della Resistenza nel Friuli. L’archivio privilegia l’operato della Brigata Osoppo, ma lo inserisce nel complesso delle vicende che ne hanno affiancato o contrastato l’attività. L’Archivio a seguito della donazione da parte del suo redattore in data 8 giugno 1996 appartiene giuridicamente alla Biblioteca del Seminario Teologico “P. Bertolla” di Udine.

Fondo Ildebrando Antoniutti

Ildebrando Antoniutti (Nimis, 3 agosto 1898-1° agosto 1974).
Nato a Nimis il 04/08/1898, si laureò nel 1920 in Teologia presso l’Ateneo Lateranense a Roma e fu docente di “Storia della Chiesa” nel Seminario Arcivescovile di Udine fino al 1927, qui fu segretario dell’arcivescovo mons. Rossi. Fu quindi incaricato della missione diplomatica quale segretario del delegato apostolico mons. Celso Costantini in Cina (1927-34). Fu nominato monsignore e “cameriere d’onore di Sua Santità” nel 1932. Fu in Portogallo (sotto la nunziatura apostolica del card. Ciriaci; 1935-36), in Albania (Delegato apostolico 1936-38); qui fu promosso alla dignità episcopale col titolo di vescovo di Synnada e fu consacrato il 29 giugno nella chiesa del Collegio di Propaganda Fide di Roma per le mani del card. Pietro Fumasoni Biondi). Nel luglio 1937 il papa Pio XI lo designò Inviato speciale in Spagna durante la guerra civile. Dal 1938 al 53, per quindici anni fu delegato apostolico in Canada. Nel periodo della sua delegazione canadese, furono erette due nuove Arcidiocesi, dieci nuove Diocesi, tre Vicariati Apostolici, l’Ordinariato Castrense e tre Esarcati per gli Ucraini. Dal 1953 fu Nunzio Apostolico in Spagna dove promosse la costruzione della nuova nunziatura. Il 19 marzo 1962 fu nominato cardinale da Giovanni XXIII, durante il Concistoro Segreto e il 24/05/1962 gli fu assegnato il titolo di S. Sebastiano alle Catacombe. È il primo titolare della basilica di San Sebastiano. Nel corso dei 25 anni del suo episcopato, ha ordinato circa un migliaio di sacerdoti e consacrato 52 vescovi che oggi esercitano il sacro ministero in Europa, Africa e America. In seguito alla nomina pontificia di papa Paolo VI (eletto il 21/06/1963) fu nominato Prefetto della Sacra Congregazione per i religiosi e gli istituti secolari in merito all’aggiornamento della formazione alla vita religiosa in ottemperanza al dettato del Concilio vaticano II. Per una iniziale bibliografia approfondisci.

Estremi cronologici: 1953-1973

Contenuto: è una raccolta eterogenea, non ordinata, di documenti di vario tipo (documenti personali, corrispondenza, appunti manoscritti, biglietti da visita, ritagli di giornale, stampati, dattiloscritti, fotografie, immaginette sacre) relativi alla carriera ecclesiastica del cardinale. Il fondo si compone di trenta cartolari di cartone con fettucce di chiusura in stoffa.

 

Fondo Pietro e Pietro junior Bertolla

Pietro Bertolla senior (Nimis, 1854-1936).
Nasce a Nimis nel 1854, ordinato sacerdote nel 1878 fu cappellano inizialmente nelle località di Lauzzana, Ipplis, Magredis, Monteprato, Nespoledo per poi esserlo stabilmente dal 1909 a Nimis. Fu noto il suo interesse per la storia locale, in particolare per quella di Nimis. Morì nel 1936.

Pietro Bertolla Junor (Nimis, 7 gennaio 1909-2 giugno 1984).
Suo nipote Pietro Bertolla Junor, nato a Nimis nel 1909, studiò nel Seminario di Udine e quindi dal 1929 a Roma, al Seminario maggiore e al Pontificio Ateneo Lateranense, dove conseguì la laurea in teologia dogmatica nel 1934 e poi, nel 1948, quella in diritto canonico. Nel fra tempo fu ordinato sacerdote nel 1932. Dedicò parte della sua vita all’insegnamento, dal 1934 presso il Seminario di Castellerio poi dal 1943 presso quello di Udine. Dal 1943 diresse la Biblioteca del Seminario arcivescovile di Udine, intitolata a suo nome. Fu socio dal 1962 dell’Associazione italiana biblioteche, dal 1959 dell’Accademia di scienze lettere e arti di Udine, dal 1972 della Deputazione friulana di storia patria. Fece parte della Commissione diocesana per l’arte sacra e di quella per la liturgia. Fu particolarmente legato come cappellano al Collegio delle suore Dimesse di Udine. Allievo di mons. Pio Paschini, pubblicò varie opere di storia locale e religiosa, tra le quali una Storia di Nimis, lasciata incompiuta e edita dopo la sua morte con la collaborazione di Giovanni Comelli (Udine: Arti grafiche friulane, 1990). Morì nel 1984 in un incidente stradale a Muncki (Mangalore, India) dove fu sepolto. Per una bibliografia approfondisci.

Estremi cronologici: fine XIX secolo-1984.

Contenuto: è principalmente una raccolta di quaderni di vario formato manoscritti ,sia dal sacerdote abate Pietro Bertolla che da suo nipote mons. Pietro Bertolla junor, tutti relativi alla storia dell’antica pieve di Nimis. Sono trascrizioni di documenti tratti da archivi parrocchiali, notarili e comunali che costituiscono il nucleo principale e fonte di quella che sarà poi la pubblicazione di Pietro junior. A questi 70 manoscritti, inerenti alla storia della pieve di Nimis, si aggiungono 9 quaderni di appunti di argomenti vari storici e religiosi, una miscellanea di documenti antichi e di fotocopie di pubblicazioni. Il fondo ha anche un piccolissimo nucleo di manoscritti e libri a stampa.

Fondo Guglielmo Biasutti

Guglielmo Biasutti (Forgaria del Friuli, 8 agosto 1904-Udine, 23 febbraio 1985).
Sacerdote friulano, ordinato nel 1926, dallo spirito libero fu protagonista della vita ecclesiale e culturale locale del secondo dopo guerra, attivo nell'attività caritatevole e nella produzione intellettuale e pubblicistica. Fu professore nel Seminario minore diocesano e nel collegio arcivescovile Bertoni, dal 1952 fu nominato ispettore diocesano degli archivi diocesani, archivista del Capitolo, bibliotecario arcivescovile.
Per una biografia sintetica approfondisci

Estremi cronologici: 1926-1987

Contenuto: è una raccolta eterogenea composta da uno schedario cartaceo, da quaderni, da appunti manoscritti, dattiloscritti e xerocopie ai quali si aggiunge un nucleo documentario relativo sia all'attività di cappellano militare durante la campagna russa (1941-1942) e partecipazione al Comitato reduci della "Legione Tagliamento", sia ai suoi incarichi ufficiali, affidatigli dalla Curia, che agli studi intrapresi e alle sue pubblicazioni.

Lo schedario è una raccolta sistematica di informazioni, strumento importante per la ricerca della storia delle famiglie friulane e della storia della diocesi udinese, tratte principalmente da fonti archivistiche presenti presso gli Archivi Storici della Diocesi di Udine, L’archivio di Stato di Udine e la Biblioteca Civica “V. Joppi”. Le schede manoscritte sono sistemate in cassette secondo un ordine alfabetico per località e cognomi.
Fondo Giuseppe Drigani (aggregato il Fondo Giuseppe Missio)

Giuseppe Drigani (Povoletto, 1881-Udine, 1943).
Su di lui abbiamo poche informazioni, di certo fu professore di Teologia presso il Seminario Arcivescovile, secondo alcune fonti produsse articoli su periodici di cui attualmente non si conservano tracce. Mons. Aldo Moretti ne fece una commemorazione: A. Moretti, Monsignore Giuseppe Drigani a quindici anni dalla morte, in "Avvenire d'Italia", 14 marzo 1958.

Giuseppe Missio (Remanzacco, 25 ottobre 1882-Bruxelles, 1° aprile 1926).
Uomo politico e sindaco, studiò in seminario, presto emigrò prima per l'Africa poi in Canada e Stati Uniti d'America. Rientrato in Italia nel 1915 si arruolò volontario nell'esercito. Fu sindaco di Remanzacco, coinvolto in contrasti interni al territorio, per l’erogazione di finanziamenti agli enti locali, e negli eventi politici tra il 120 e 1924, decise nel 1926 di emigrare in Belgio dove morì. Per una biografia sintetica approfondisci

Estremi cronologici: prima metà del XX secolo.

Contenuto: il complesso è costituito quasi esclusivamente da minute ed appunti per lezioni e conferenze. All'interno aggrega un piccolo fondo dell'archivio personale di Giuseppe Missio, che ebbe evidenti legami con Drigani.

Fondo Domenico Fumolo

Domenico Fumolo (1836-primo decennio XX sec.)

Nasce a Udine da una famiglia di artigiani in Borgo Gemona, compie gli studi superiori presso il Ginnasio superiore di Udine. Quando, nel 1866, il Regno d'Italia attiva le leggi di soppressione degli ordini e delle congregazioni religiose, l'arcivescovo Casasola lo incarica alla difesa e all'amministrazione di diversi istituti religiosi locali: Clarisse francescane, Suore della Provvidenza, Dimesse e Zitelle, Padri Cappuccini e vari Benefici parrocchiali (Feletto Umberto, Reana, Paderno). Fu economo spirituale della chiesa di San Cristoforo di Udine e maestro e cappellano delle Carceri giudiziarie di Udine. (bibliografia tratta dal Fondo).

 

Estremi cronologici: 1846-1913.

 

Contenuto: raccolta che documenta principalmente la sua attività di amministratore dei benefici ecclesiastici, di rendite di interessi privati e di cappellano delle Carceri di Udine. Appare anche una vertenza che lo contrappone ad un superiore diocesano.

Fondo Leone Giovanni Battista Nigris

Leone Giovanni Battista Nigris (Ampezzo, 1884 -Roma nel 1964).
Terminati gli studi teologici presso il Seminario di Udine fu consacrato nel 1909. Dopo un primo periodo a Udine - che lo vide insegnante di materie scientifiche nello stesso seminario, poi fondatore nel 1928 della tutt'ora Scuola cattolica di cultura, nel 1931 organizzatore dei Corsi superiori di studi religiosi e nel 1935 membro dell’Accademia di Udine- nel 1938 venne consacrato, dall'arcivescovo Giuseppe Nogara, vescovo (titolare della sede di Filippi) e inviato in Albania nella veste di delegato apostolico. Nel 1945, espulso dal regime comunista albanese, rientrò a Roma e la Santa Sede gli affidò la carica di segretario generale della Pontificia Opera della Propagazione della Fede, precedentemente tenuta dal cardinale friulano Ildebrando Antoniutti, destinato come delegato apostolico in Canada. Si interessò in particolare di studi scientifici, dell'insegnamento della religione e partecipò a diverse interviste radiofoniche. Morì a Roma il 21 settembre 1964 all'età di 80 anni
Per una prima bibliografia approfondisci. Si veda inoltre: A. Naci, Il dramma dell'Albania nel racconto del delegato apostolico Leone G.B. NIgris (1938-1944), Udine, Forum, 2022.

Estremi cronologici: 1909-1964

Contenuto: il fondo conserva documenti personali, manoscritti e dattiloscritti della sua attività di delegato apostolico in Albania e relativi all'attività di ricerca e di insegnamento.

Fondo Pio Paschini

Pio Paschini (Tolmezzo, 2 marzo 1878-Roma, 14 dicembre 1962).

Pio Paschini è stato un ecclesiastico storico e docente. Dopo gli studi liceali presso il Convitto Collegio del Seminario di Treviso si trasferisce presso il Seminario Arcivescovile di Udine e dal 1898 completa il suo percorso presso la Pontifica Università Gregoriana di Roma, laureandosi nel 1900. Rientra a Udine nello stesso anno, viene ordinato sacerdote ed entra nel corpo insegnante del Seminario come docente di storia ecclesiastica e di diritto canonico. Partecipa, con ampia produzione storiografica, a quel rinnovamento culturale che era in atto e che portò all'introduzione del metodo storico-critico aggiornato anche negli studi studi di storia della chiesa. Chiamato a Roma per insegnare storia ecclesiastica presso il Pontifico Ateneo lateranense, trascorre nella città la maggior parte della sua vita ottenendo vari incarichi nell'ambito delle istituzioni culturali romane e non solo. Del lungo elenco (rimandiamo ad una più ampia bibliografia) ricordiamo qui il suo ruolo di rettore dell'Ateneo, di membro della Pontificia Commissione di archeologia, di consultore della Congregazione dei seminari, di libero docente di storia moderna all’Università di Roma, di pro-custode dell’Accademia dell’Arcadia  etc. Fu inoltre direttore dell'Enciclopedia cattolica tra il 1948 e il 1953. Come è stato detto "il trasferimento a Roma non ruppe il legame di Paschini con il Friuli e con il seminario arcivescovile di Udine, al punto che decise di donare a quest’ultimo la sua biblioteca e il suo archivio privato" (M. Zabbia (voce), Paschini, in Dizionario Biografico degli Italiani, v.81(2014). Per una bibliografia completa approfondisci.

Estremi cronologici: 1893 - 1962; 1884-1962

Consistenza: bb. 12 + 4

Contenuto: il fondo è composto da due nuclei:

  • Il primo è relativo alla corrispondenza inviata a Pio Paschini (tutte e tre le sottoserie) e da questi all’amico Giuseppe Vale (serie I). Per questa parte l'ordinamento segue il seguente criterio: i singoli corrispondenti sono stati ordinati alfabeticamente e ogni fascicolo-corrispondente segue al suo interno un ordinamento cronologico. La numerazione dei fascicoli prosegue quella del precedente lavoro in modo da creare una sequenza unica e continua trattandosi di materiale appartenente ad un unico fondo. Per le note relative alle singole sottoserie si rimanda all’introduzione posta in apertura delle stesse.
  • Il secondo è composto prevalentemente da documenti relativi alla sua attività studioso: diplomi, minute di saggi, monografie e carteggi.
Fondo Pietro Peruzzi

Pietro Peruzzi (Buttrio,18 ottobre 1767-Udine, 1841).
Poeta ed erudito ecclesiastico, studiò presso i Barnabiti di Udine per poi entrare in seminario ed essere ordinato sacerdote nel 1790. Per anni tenne la cattedra di Umanità presso lo stesso seminario per poi dal 1802 passare a quella di Retorica. Fu poeta latino e italiano, erudita e corrispondente di letterati friulani suoi contemporanei, collaborò a revisione e stesure di opere e tra gli incarichi pubblici sono documentati quelli di Avvocato del Foro ecclesiastico udinese (1804) e quello di membro della Commissione di disciplina prescritta dal Tridentino (1832). Per una prima bibliografia approfondisci.

Estremi cronologici: 1769-1864

Contenuto: il fondo costituisce una selezione dell'archivio originale del poeta. L'attuale ordinamento delle carte è da attribuirsi ad un intervento realizzato in occasione della pubblicazione della bibliografia.