Angelo Maria Monaco. La faticosa affermazione dei ‘foresti’ nella Venezia del Seicento. Giacomo Barri incisore di traduzione da Veronese. Venerdì 3 maggio 2024, 18.00

Nuovo Incontro in Biblioteca all’insegna dell’arte nella sala lettura della Biblioteca, viale Ungheria, 18 \ via Ellero 3 a Udine. Angelo Maria Monaco, professore di museologia alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ca’ Foscari di Venezia ci parlerà della figura di Giacomo Barri nativo francese (1636 ca.) dall’età di 4 anni a Venezia dove fu pittore copista, incisore di traduzione e scrittore d'arte.

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Pittore poco fortunato, intuisce i grandi pregi della calcografia e dell’editoria di divulgazione, aprendo il varco a una felice stagione per l’editoria di viaggio con il suo libretto ad uso dei primi ‘turisti’, intitolato Viaggio pittoresco d’Italia (Venezia, 1671) ), agile guida tascabile, alla scoperta delle celebri opere dei protagonisti della pittura italiana da Venezia fino a Napoli.

Si specializza nell’incisione di traduzione: in acquaforte traduce le grandi opere dei protagonisti della pittura del Cinquecento e degli artisti a lui contemporanei. Tra i primi predilige Paolo Veronese; tra gli altri, Giovanni Coli e Filippo Gherardi, decoratori della splendida Libreria Longhena sull’isola di San Giorgio Maggiore.

L’opera di traduzione di Barri assume un più ricco significato se considerata alla luce delle dinamiche del mecenatismo del secolo a Venezia, quando una schiera di artisti non nativi cercavano la propria via per affermarsi in un contesto assai complesso e competitivo quale quello delle Arti.

Tra la sua produzione calcografica – ora disseminata tra Musei internazionali e collezioni private – spiccano i fogli tradotti da opere di Veronese. L’Adorazione dei pastori per la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia è considerata una tra le sue più felici trasposizioni calcografiche.

Un esemplare di tale traduzione, in ottimo stato di conservazione, tratto dalle raccolte calcografiche della Biblioteca del Seminario di Udine, verrà esposto per l’occasione: la calcografia, pur nei limiti del monocromo, restituisce in modo efficace la cifra stilistica di Veronese.

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