Ricordiamo le date di chiusura:
nelle mattine di:
- lunedì 11,
- venerdì 15
- lunedì 18.
Si aggiunge per aggiornamento del personale la chiusura della giornata di:
- martedì 19 marzo .
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Il complesso di San Giorgio in Vado presso Cividale del Friuli – un importante monumento finora poco indagato se non limitatamente ad alcune delle opere d’arte conservate – è stato scelto quale punto focale di un convegno internazionale che, coinvolgendo studiosi di differenti specialità e provenienti da Austria, Croazia, Italia, Slovenia e Spagna.
Si propone di offrire una panoramica quanto più ampia possibile sulla storia e sull’arte di questo complesso estendendo l’indagine alle relazioni intercorse con le Comunità francescane in Friuli e nella vicina Slavia, in primis con il Convento di Kostanjevica (Nova Gorica/Slovenija).
Il convegno è propedeutico al restauro di alcune opere d’arte presenti in San Giorgio e in particolare all’intervento riguardante l’abside (finanziato con fondi PNRR), presentando in anteprima i risultati di carattere storico-artistico e tecnico acquisiti nel corso delle indagini preliminari al restauro medesimo.
Il convegno si inserisce in un più ampio progetto che si concluderà nel prossimo autunno con l’allestimento – nella stessa chiesa di San Giorgio – di una mostra dedicata all’arredo liturgico e alle suppellettili del Convento, con pregevoli esemplari per la maggior parte esposti per la prima volta, uniti a manufatti concessi in prestito da collezioni pubbliche e private.
Concerto “Nel carisma di Francesco”, Sala degli archi. Sabato 9 marzo, ore 19.30
L’esemplarità di San Francesco – la cui storia di beatitudine e santità è contraddistinta da una dimensione largamente umana – affascina tutt’oggi per l’intrinseco grado di virtuosità. Né doveva essere altrimenti durante la sua vita in terra, dato il numero di scritti a lui dedicati, anche d’impianto agiografico, e l’attenzione in àmbito musicale ai temi che più lo rappresentano: la rettitudine del vivere, l’abbraccio incondizionato della povertà e dell’umiltà, la creazione di una nuova regola monastica e l’attenzione alla vocazione anche femminile, l’amore poeticissimo per il creato. Nel nome di questi valori gli viene affiancata la figura di Maria, protettrice dell’Ordine francescano e perno tematico di numerosi brani in programma. Un intenso percorso di ascolto e di meditazione ispirato ed esaltato dal carisma stesso che emana da Francesco, santo di finissima sensibilità.
San Giorgio in Vado a Cividale del Friuli: storia e patrimonio artistico
9-10 marzo 2024
Complesso di San Francesco, Cividale del Friuli
piazza San Francesco
Ingresso Libero
Sabato 9 marzo 2024
15.00 Saluti istituzionali
15.30 Introduzione al convegno:
il complesso di San Giorgio in Vado
Lorenzo Favia Centro internazionale di studi monastici
Maurizio d’Arcano Grattoni Università di Udine
Francesco Fratta de Tomas Università di Udine
Ordini monastici e conventuali: lingua, cultura e arte tra il Friuli e la vicina Slavia
16.00 Rainer Weissengruber Kollegium Aloisianum(Linz/A)
Le regole monastiche dell´età tardo-antica e del primo Medioevo: contenuti e linguaggi
16.30 Andrea TilattiUniversità di Udine, Deputazione di Storia Patria del Friuli
Presenze religiose femminili nel Cividalese nel tardo Medioevo
17.00 Federico Vicario Università di Udine, Società Filologica Friulana
Fondi cividalesi e friulano delle origini
17.30 Mirjam Brecelj Biblioteca Frančiškanski Samostan (Nova Gorica/SLO)
La Biblioteca Stanislav Škrabec del Convento della Kostanjevica
18.00 Jasenka Gudelj Università Ca’ Foscari
La chiesa di San Francesco a Cherso
Il contesto di San Giorgio in Vado: prati e giardini
9.30 Pierpaolo Zanchetta Regione Autonoma FVG -Servizio biodiversità
Intorno a San Giorgio in Vado: prati stabili tra ecologia contemporanea e storia
10.00 Lorenzo Favia Centro Internazionale di studi monastici
I giardini storici di San Giorgio in Vado
San Giorgio in Vado: archeologia, arte, arredi e suppellettili
11.00 Angela Borzacconi Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli
Il complesso di San Giorgio in Vado: la voce dell’archeologia. Ricerche e prospettive
11.30 Stefano Tracanelli Restauratore
Gli affreschi di San Giorgio in Vado
15.00 Sandro Piussi Archivi e Biblioteche diocesane di Udine
Thomas Becket, culto e iconografia nelle stagioni della Chiesa aquileiese
15.30 Marco Vignola storico medievista
La rappresentazione delle armi negli affreschi di San Giorgio in Vado
16.00 Erica Martin storica del tessile
I parati ecclesiastici di San Giorgio in Vado
16.30 Voravit Roonthiva Universitat Rovira i Virgili (Tarragona/E)
The prismatic typology of Medieval choir stall: the unpublished example of
San Giorgio in Vado
Ricordiamo le prime date di chiusura:
Le “otto stampe” fan parte della donazione Cernazai, una delle famiglie di commercianti più ricche e influenti della città di Udine tra Sette e Ottocento. Le stampe furono con tutta probabilità raccolte da Pietro Cernazai (1804-1858), erudito e raffinato collezionista, che grazie ad acquisti sul mercato librario e antiquario incrementò la già sostanziosa collezione d’arte e naturalistica ereditata dal padre Giuseppe Carlo (1773-1849), agronomo e botanico di fama internazionale.
Tra gli esempi in esposizione si potrà ammirare la raffinata Adorazione dei Magi di Giacomo Barri (1636-1690), tratta dal disegno di Paolo Veronese, e ancora una rara incisione di Madonna con il Bambino di Domenico Paghini (1777-1850), formatosi presso il Seminario Arcivescovile che nel capoluogo friulano ricevette i primi rudimenti artistici e vi operò. Inoltre tra le stampe, tratta dall’edizione Del parto della Vergine. Libri tre del Sannazaro gentiluomo napolitano tradotti in verso toscano dal conte Gio.Bartolommeo Casaregi accademico della Crusca. Col testo latino, colle note, e varie lezioni de’ Codici Vaticano e Mediceo, date ora in luce, Albizzini Gaetano, Firenze, 1740, è in mostra la bella “Natività” dall’iconografia particolare.
L’esposizione è compresa nel biglietto d’ingresso, per orari e costi si veda il sito del Museo: Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, Udine.
Il programma si presenta vario e suggestivo: si passerà da Scarborough Fair e i tradizionali canti come Adeste Fideles alla carola natalizia inglese The first Noël, poi la melodia tedesca O Tannenbaum, i celeberrimi Stille Nacht e We wish you a Merry Christmas, gli inni antichi della liturgia come Gloria in excelsis Deo, non mancherà lo spiritual tradizionale natalizio afro-americano Go tell in to the mountain.
A concludere alcuni brani solisti per arpa Medley Natalizio, per sola cornamusa Tu scendi dalle stelle e con la zampogna la Pastorale dei pastori. Le musiche verranno intercalate dai componimenti poetici: E’ nato Gesù Bambino e Tanti auguri.
Sarà l’occasione di un incontro con brindisi finale.
L’evento si terrà nella sede dell’UTE, via Piemonte 82/9, presso l’Aula Magna “Bruno Londero”, lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 18.00.
E’ la notte del 24 dicembre 1223.
In una grotta nei pressi di Greccio, un borgo vicino a Rieti,
alcuni frati, qualche cavaliere e gente del popolo,
insieme con Francesco, diacono,
sono attorno ad un altare, posto sopra una mangiatoia
per celebrare la Messa della Notte del Natale;
anche un bue e un asino sono nella grotta.
E’ questo l’inizio della tradizione del Presepe?
Ci guiderà il diacono Marco Soranzo
percorrendo testi sacri, aspetti teologici e iconografici,
a cui fanno eco le tradizioni natalizie.
E’ un’occasione per scoprire l’antico valore del Presepe
nella sua millenaria evoluzione rappresentativa.
Interverranno la presidente del G.R.I.S. Udine Tiziana Fumei e il diacono Marco Soranzo.
In questo incontro, che vuole essere un momento di riflessione comune, gli autori si interrogheranno su quanto l’elemento consumistico di una società in veloce e continuo cambiamento abbia fatto perdere la centralità e l’identità cristiana del Santo Natale e della sua liturgia, che chiama a contemplare il vero volto di Gesù e a celebrare la sua nascita.
Sono una serie di volumetti in cui Soranzo racconta in modo sistematico e analitico, in forma divulgativa e facilmente comprensibile a tutti, come nei corsi dei secoli il linguaggio dell’arte cristiana e non solo abbia riletto e interpretato episodi e personaggi della Bibbia.
Ne Le parabole di Gesù, come in ogni tema trattato nella collana, l’autrice attraversa tutto l’arco della storia dell’arte cristiana, partendo dalle pitture murali delle catacombe fino ad arrivare agli artisti contemporanei. Il testo si accompagna di un ricco apparato fotografico. L’opera, in tal modo, vuole aiutare il lettore a districarsi nel complesso universo dei segni e dei simboli cristiani ed è rivolta non solo agli addetti ai lavori.
Come è stato bene evidenziato: l’autrice propone parole evocative di linguaggi traslati tra allegoria, metafora e simboli. È la lingua delle parabole che attraversa l’intera sacra Scrittura ma, dalla testimonianza dei Quattro Vangeli, diventa il tipico modo di esprimersi di Gesù.