La Storia della scultura è un’impresa innovativa, che ricompone in modo sistematico lo sviluppo delle espressioni plastiche in Italia, dall’età medievale fino all’inizio dell’Ottocento.
L’edizione propone la suddivisione in cinque grandi epoche: il “Risorgimento”, che vede il suo apice in Nicola Pisano, il “Progresso” con Donatello, la “Perfezione” di Michelangelo, la “Corruzione” con Bernini e infine lo “Stato attuale”, che trovava la sua massima espressione in Canova.
Il testo, che ricostruisce le vicende della scultura con giudizi critici molto penetranti, è sapientemente impreziosito da 180 splendide tavole incise nelle quali sono illustrate le opere più significative ideate da altri. Una formula editoriale allora d’avanguardia che in seguito avrà notevole successo, grazie al progredire delle tecniche di stampa e alla nascita della fotografia, tanto da rappresentare ancora oggi il modo più diffuso per studiare la storia dell’arte: testo e immagini.
Massimo Rossi metterà a confronto le due grandi figure di Cicognara e di Lanzi, contrapporrà il tema della periodizzazione applicata alla scultura italiana da Cicognara a quello della linearità teleologica usata per delineare la storia della pittura da Lanzi.
Con Cicognara si tratta di un tempo ciclico, di un ritorno alla norma archetipica del Classicismo che solo Canova è riuscito ad attuare, dopo epoche di travagli, cedimenti e sconfitte assimilabili alle prove imposte a Psiche per recuperare l’iniziale condizione privilegiata di sposa di Eros.
Massimiliano Rossi, è tra i più affermati storici dell’arte, autore di fondamentali studi sui rapporti tra letteratura e arti figurative, nonché sulla storiografia artistica dal Cinque al Settecento, occupandosi, tra l’altro, di Giorgio Vasari, Galileo Galilei, Filippo Baldinucci, Luigi Lanzi e Leopoldo Cicognara.









