Il libro di Valerio Formentini racconta l’arte dello scalpellino-scultore Celestino Pochero (1865-1942), nativo di Magnanins di Rigolato, che lavorò anche in Svizzera.
In un’atmosfera amichevole e colloquiale, tra la storica Gabriella Bucco e l’Autore, saranno presentate al pubblico le opere dell’artista prodotte in Friuli e fin ad ora rintracciate: monumenti ai caduti e statue prevalentemente a carattere religioso, come quella di san Paolino d’Aquileia, posta all’ingresso del Seminario di Castellerio.
La conversazione è spunto anche per evidenziare la necessità di ulteriori ricerche su lapicidi e scultori della Carnia tra Ottocento e Novecento.